La nostra Cooperativa

Noi esistiamo per prenderci cura delle persone in situazione di fragilità, per aiutarle a stare bene e realizzare il proprio progetto di vita.

Noi esistiamo per lavorare al fianco della nostra comunità, per costruire contesti che sappiano accogliere e sostenere ogni persona nella propria unicità.

Noi esistiamo per trasformare l’inclusione sociale da sogno in realtà.

“L’andare incontro vale più del fare strada”

Tutto è cominciato così

L’Incontro nasce all’interno di una casa di riposo. Del reparto di via Cazzaro, per la precisione, a Castelfranco Veneto.

Siamo nel ‘91 quando a un gruppo di persone viene affidata la gestione di questo luogo in cui erano ospitati non solo anziani ma anche persone in grave difficoltà.

Le parole del fondatore Bruno Pozzobon

“La Cooperativa L’Incontro nasce nel 1991 ma l’idea è partita nel dicembre del 1990, quando la Casa di Riposo di Castelfranco Veneto ha voluto avviare una partnership con le cooperative sociali per la gestione condivisa dei servizi.
A quel tempo sono partito io che in quel momento stavo cambiando lavoro per motivi familiari.
Sono stato fortunato perché in quel periodo nella casa di riposo stavano facendo il primo corso per addetti all’assistenza, e quindi sono andato a chiedere loro se avevano la voglia e l’interesse di fare un’esperienza ……..

Una storia fatta di tanti passi importanti

1991

Nasce L’Incontro Cooperativa Sociale

Avvio della gestione del reparto in via Cazzaro della casa di riposo “D. Sartor”

9 soci fondatori

1992

Avvio primi centri di lavoro guidato.

43 soci

1994

Inizio servizio di assistenza domiciliare a Castelfranco Veneto

45 soci

1997

Si avvia l’esperienza della residenzialità protetta con l’appartamento di via Marsala a Castelfranco Veneto. 60 soci

2000

Nuova sede della Casa di Riposo "D.Sartor": L'incontro ora gestisce 4 nuclei e avvia il Nucleo Diurno Integrato.

90 soci

2001

L'Incontro assieme ad altre due cooperative prende in gestione il "Centro Atlantis" per persone con disabilità.

122 soci

2002

Nasce il Consorzio In Concerto

171 soci

2006

L'Incontro acquisisce la gestione del servizio riabilitativo domiciliare per conto dell'ULSS8.

181 soci

2007

Avviato il Centro di Ascolto in collaborazione con la Caritas

198 soci

2011

Avviata l'esperienza della Residenza Sanitaria Assistita "Prisma" per disabili gravi presso il Centro Residenziale "D. Sartor".

287 soci

2014

Inizia l'esperienza della gestione del tempo integrato e dei centri estivi a Vedelago.

350 soci

2019

Il 1 gennaio nasce il Gruppo L'incontro

409 soci

2020

Si avvia l'esperienza de "Il Castello dei Ragazzi" centri estivi a Castelfranco Veneto.

402 soci

I nostri Numeri oggi

0

soci e socie lavoratori

0

lavoratori dipendenti

0

circa di fatturato annuo

0

numero di strutture

0

persone di cui ci prendiamo cura

Impatto Sociale e Bilancio

La sfida quotidiana della nostra cooperativa è prenderci cura delle persone più fragili della nostra comunità.
Attraverso il nostro operato abbiamo la possibilità, e il dovere, di migliorare la qualità della vita di tutto il territorio.
Il nostro lavoro di questi anni può essere raccontato con le parole ma anche con i numeri che abbiamo riportato all’interno del nostro bilancio sociale che trovi pubblicato qui. Siamo convinti infatti che dalla trasparenza nasca la fiducia.

Tutti i servizi che offriamo

Qui puoi scaricare la carta dei servizi de L'Incontro Cooperativa sociale dove sono elencati e dettagliati i nostri servizi attivi per l'area salute mentale, la disabilità e gli anziani.

La qualità prima di tutto

Lavoriamo costantemente per mantenere la qualità dei nostri servizi ai massimi livelli, per questo abbiamo voluto ottenere la certificazione ISO 9001 e ci siamo dotati di una politica di qualità che puoi scaricare qui.

Le parole del fondatore Bruno Pozzobon

“La Cooperativa L’Incontro nasce nel 1991 ma l’idea è partita nel dicembre del 1990, quando la Casa di Riposo di Castelfranco Veneto ha voluto avviare una partnership con le cooperative sociali per la gestione condivisa dei servizi.

A quel tempo sono partito io che in quel momento stavo cambiando lavoro per motivi familiari. Sono stato fortunato perché in quel periodo nella casa di riposo stavano facendo il primo corso per addetti all’assistenza, e quindi sono andato a chiedere loro se avevano la voglia e l’interesse di fare un’esperienza di cooperativa insieme. Qui ho raccolto le prime cinque o sei adesioni.
Nello stesso periodo c’era un’altra edizione del corso all’interno dell’ULSS di Camposampiero, quindi sono andato lì a fare la stessa proposta. Anche in questo caso ci sono state cinque o sei persone che hanno aderito; avevamo i numeri minimali per gestire la prima parte di attività. 

Per quanto riguarda gli infermieri professionali, già allora si faceva fatica a trovarli. Quindi mi è venuta un’idea: sono andato a cercare le infermiere professionali di Castelfranco che avevano già compiuto dodici anni di lavoro e a quel tempo chi aveva i 12 anni di lavoro e aveva figli poteva andare in pensione anticipata. Così ho coinvolto cinque o sei di queste infermiere. Erano di mestiere e sono state un aiuto nell’inventare un percorso di gestione corretta degli anziani.

Abbiamo iniziato con la prima convenzione per gestire 21 posti letto nella vecchia casa di riposo di via Cazzaro, a Castelfranco Veneto, il 21 marzo del ‘91.

Il giorno in cui siamo partiti avevamo sette ospiti nel reparto che dovevamo gestire e sul piano economico non ci si poteva permettere più operatori durate la giornata. Quindi abbiamo trovato subito dalla prima notte il volontario che veniva a dormire in casa di riposo e quindi nel turno notturno c’era solo un operatore.

La cooperativa L’Incontro ha iniziato a operare il 21 marzo ed era strutturata come è strutturata oggi: c’erano operatori socio-sanitari, infermieri, psicologi, ma anche i maestri d’arte, quei volontari che dal primo giorno hanno iniziato a darci una mano.

Siamo partiti con l’attività e ci siamo resi conto che la casa di riposo aveva coinvolto noi nella gestione di quel reparto perché lì aveva lasciato gli ultimi della città, che non erano anziani non autosufficienti, ma erano tossicodipendenti, alcolisti e psichiatrici.

Quello è stato l’inizio del nostro percorso. Esserci trovati a gestire quel tipo di persone ci ha subito messi davanti a un problema: questi sono nel posto giusto o no? Da qui è partito il percorso della cooperativa con gli anziani e nell’area salute mentale”.

Abbiamo cominciato a ragionare se fosse adeguato per una parte di quei sette ospiti restare in casa di riposo, tornare a casa o avere dei luoghi più specifici per loro. A febbraio - marzo del ‘92, in accordo con l’amministrazione comunale di Castelfranco, abbiamo avviato un laboratorio dove gli ospiti giovani, i disagiati che erano lì in via Cazzaro, durante il giorno venivano invece di rimanere in reparto. In questo laboratorio si impagliavano sedie: le sedie che voi oggi potete vedere al teatro accademico sono le sedie che i nostri utenti hanno costruito e manutentato.

Anche in questo percorso era presente un educatore della cooperativa, ma anche artigiani, maestri d’arte che venivano lì in volontariato a insegnarci a gestire questo tipo di attività.

Da allora abbiamo iniziato a teorizzare il diritto alla riabilitazione delle persone con problemi di salute mentale, il diritto alla riabilitazione dei tossici e degli alcolisti, tanto è vero che nel ‘93 è partita la prima cooperativa che faceva questo tipo di attività, la cooperativa Il Portico. Abbiamo anche iniziato a teorizzare che le persone con disturbo mentale non
potevano restare insieme agli anziani e quindi abbiamo dato vita al progetto, un progetto lungo, della comunità terapeutica Il Gelso, in via Loreggia di Salvarosa, sempre a Castelfranco. In qualche modo già allora si era definita la mission, e la mission erano anziani non autosufficienti e la salute mentale.

Quando si parla di anziani non autosufficienti abbiamo pensato anche al territorio e quindi anche alle famiglie e ci siamo candidati da subito con i comuni dal circondario per essere i gestori dell’assistenza domiciliare.

Più tardi, quasi negli anni 2000, l’ULSS ha deciso di fare il nuovo centro disabili in via Postioma. In quell’occasione è stato chiesto a noi de L’Incontro di costruire un progetto per gestire quel centro.
Noi allora abbiamo messo insieme due cooperative: una era quella degli ex dipendenti dell’Aias e l’altra era la cooperativa che faceva assistenza alla domiciliarità. Li abbiamo messi insieme, e ancora oggi lo sono, nella gestione del Centro Atlantis. Credo che questo centro sia uno dei migliori e dei più importanti a livello regionale per la disabilità grave.

Quando abbiamo pensato alle attività della cooperativa L’Incontro non si era pensato ai giovanissimi, ai minori. Adesso constatiamo che il dipartimento di salute mentale ci invia persone sempre più giovani. In qualche caso anche minori.
Quindi abbiamo deciso di incominciare questo nuovo percorso vicino alla scuola per capire in che modo la nostra esperienza nella salute mentale potesse essere di supporto a quei ragazzi che hanno difficoltà con la scuola e con la famiglia.

Noi siamo convinti che intervenendo in età giovanile molto probabilmente si possa non solo riabilitare ma anche guarire.

Questo è l’investimento che stiamo facendo e credo che nel futuro diventerà un altro settore molto importante per la cooperativa. Perché purtroppo ritengo che grossa parte del disturbo mentale dei giovani venga dalla società sempre più malvagia, sempre meno solidale ma anche dai problemi che ci sono all’interno delle famiglie. Cogliere nel momento opportuno chi ha delle difficoltà vuol dire aiutarlo a stare meglio.

L’Incontro Cooperativa Sociale

Sede Legale: via Ospedale 10, 31033 Castelfranco Veneto (TV) – Tel. 0423 721418
Sede Amministrativa: Via Bassanese 9, 31050 Vedelago (TV) – tel. 0423 701800

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